Le 25 opere di Isabella Staino che compongono la mostra All ’ascolto di Cristo si è fermato a Eboli. Infiniti terrestri dei, nascono dall’ ascolto dell’opera di Carlo Levi nella magistrale lettura di Elio de Capitani trasmessa da Radio 3 nella trasmissione Ad alta voce.
“Le parole entrano a far parte del dipinto, come la musica o la voce di un amico che passa a trovarmi nel mio studio; la scrittura come narrazione ha già alla sua origine immagini della realtà, vissute o fantastiche, a cui dà una forma, che resta. Ma essa a sua volta libera nuove immagini, e anch’esse possono diventare reali nella materia pittorica”. Così ha scritto la pittrice che ha al suo attivo diverse esperienze come illustratrice; ad iniziare dal rapporto con Antonio Tabucchi che nel 2003 ha scritto e le ha dedicato un breve racconto, “Isabella e l’ombra, poi da lei illustrato e pubblicato nel 2014 (Vittoria Iguazu Editoria). Sono seguiti alcuni volumi di Adriano Sofri. Ora la sfida accettata, se di sfida si può parlare, è quella di mettersi a confronto non solo con le pagine leviane, ma anche con la stratificata iconografia d’immagini del sud che lo stesso Levi pittore ha consegnato all’arte italiana. Staino ritaglia per le sue opere uno spazio visuale che solo in parte condivide con Levi, quello che alberga i protagonisti del libro (Giulia, la casa contadina, il sanaporcelle, la brigantessa Maria Pastora..), ma per il resto la sua pittura si allontana dal realismo delle notazioni leviane per immergersi in una dimensione fra favolistica e onirica che le è peculiare e che, al contrario di quanto accade ai protagonisti dei quadri di Chagall, non le solleva in un celeste iperuranio ma le fa affondare ancor più nelle remote viscere della terra. Le sue figure ritrovano la sostanza delle parole leviane quando alludono agli “Infiniti terrestri dei, che popolano da tempi remoti le terre della Lucania.
La mostra, allestita in marzo presso la Petite Galerie della libreria italiana Tour de Babel di Parigi, dopo la presenza romana presso la Fondazione Carlo Levi, sarà ospitata in maggio dalla Galleria Athena di Livorno, e in giugno dall’Associazione lucana Carlo Levi di Torino.
Evento speciale: Elio De Capitani leggerà, durante il vernissage, alcune pagine dall’opera di Carlo Levi.
Inaugurazione: 12 aprile 2017 ore 17.30- Roma – Fondazione Carlo Levi
Apertura al pubblico: 12 aprile – 05 maggio 2017
Note biografiche
Isabella Staino, nata a Firenze nel 1977, ha iniziato ad esporre dopo il 2000 e ha allestito finora più di 40 mostre personali in Italia e all’estero. Nel 2013 ha illustrato il racconto “Isabella e l’ombra” scritto per lei da Antonio Tabucchi dieci anni prima; le sue tavole originali sono state esposte in un tour che ha toccato Parigi, Berlino, Amburgo e Lisbona. Dal 2015 è entrata a far parte del Gruppo Labronico. Vive e lavora a Livorno.
Elio De Capitani ha legato il suo nome al Teatro dell’Elfo entrandone a far parte non ancora ventenne nel 1973. Attore in molti spettacoli del giovane Salvatores, passa alla regia nel 1982 con una personale versione di Nemico di classe di Nigel Williams. Dal 1992 è con Ferdinando Bruni direttore artistico di Teatridithalia, l’organismo che ha unificato il Teatro dell’Elfo e il Teatro Portaromana. In 26 anni ha firmato più di trenta regie, soprattutto di drammaturgia contemporanea, senza mai smettere lui stesso i panni d’attore.