1902 - 29 novembre
Alla mezzanotte e tre quarti nasce Carlo Levi. È figlio di Ercole e di Annetta Treves, sorella del leader socialista Claudio e di Marco, psichiatra. Alla notizia della nascita, C. Treves invia alla famiglia una cartolina raffigurante Mazzini.
1915

PITTURA

Dipinge il primo quadro: la sua casa di mattina.

1917

PITTURA

Esegue il primo ritratto, ispirato all’Autoritratto col guanto di Dürer (cfr. catalogo Levi si ferma a Firenze, a cura di C.L. Ragghianti, Fratelli Alinari, Firenze 1977, p. 28).

VITA

Dopo aver frequentato il Liceo Alfieri si iscrive alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino.

1918
novembre – Conosce Piero Gobetti. «Energie Nove» comincia le pubblicazioni.
1921

POLITICA

Occupazione della «Società di Cultura» da parte del gruppo gobettiano. Vi partecipa anche Levi, che parla scherzosamente di un «colpo di Stato».

1922

POLITICA

ottobre/novembre – In viaggio col fratello Riccardo, tocca Firenze, Roma e Napoli. Comincia la collaborazione alla «Rivoluzione Liberale» di Gobetti.

1923

PITTURA

Espone un ritratto del padre alla Quadriennale di Torino. Nasce la casa editrice Gobetti. Conosce Casorati tramite Gobetti.

1924

VITA

Si laurea a pieni voti in Medicina. Espone alla XIV Biennale di Venezia con Arcadia. Il gruppo di «Rivoluzione Liberale» vota per i comunisti alle elezioni politiche. È da qualche tempo legato sentimentalmente a Maria Marchesini. In casa di Giacomo Debenedetti conosce Umberto Saba, che rivedrà poi a Firenze durante l’occupazione nazista.

1924 - 1928

VITA

È assistente del professor Micheli presso la Clinica medica dell’Università di Torino. Conduce lavori sperimentali sulle epatopatie e sulle malattie delle vie biliari. Frequenta, a Parigi, i corsi di perfezionamento dei professori Bourguignon, Vidal, Besançon e altri.

1925 - 1926

VITA

Presta servizio militare, prima a Firenze poi al Moncenisio. Frequenta i Rosselli. Assiste all’aggressione contro Salvemini.
1925 Primo soggiorno a Parigi. Ha uno studio in rue de la Convention.
1° novembre. «La Rivoluzione Liberale» è costretta a chiudere. Conosce Edoardo Persico, trasferitosi quell’anno a Torino.
1926 16 febbraio. Muore Gobetti. Acquisto della villa ad Alassio da parte della famiglia. Pubblica l’articolo Soffici a Venezia sul «Baretti». Partecipa alla XV Biennale di Venezia con Il fratello e la sorella.

1927

VITA

Secondo soggiorno a Parigi. Si lega sentimentalmente a Vitia Gourevitch. Conosce M. Andreis e A. Garosci. Partecipa alle riunioni del «Baretti» in via Fabro e discute con Monti, De Rosa, Passerin d’Entrèves, Brosio. Decide di dedicarsi esclusivamente alla pittura.

1928

PITTURA

Terzo soggiorno a Parigi. «Il Baretti» chiude i battenti.

1929

POLITICA

Con Nello Rosselli e Riccardo Bauer dà vita alla «Lotta politica». Partecipa alla mostra Sei pittori di Torino con J. Boswell, G. Chessa, N. Galante, F. Menzio ed E. Paulucci, che fa tappa a Torino (gennaio), Genova (aprile-maggio), Milano (novembre).
Agosto. Si costituisce il movimento «Giustizia e Libertà». Fuga dalle isole Lipari dei fratelli Rosselli. Trasferisce il suo studio parigino a rue du Cotentin.

1929 - 1931

PITTURA

Ha la responsabilità organizzativa con M. Andreis del gruppo torinese di «Giustizia e Libertà». Disegna i francobolli e la copertina del libro di Lussu La catena col simbolo di «Giustizia e Libertà».
1930 Partecipa alla XVII Biennale di Venezia. Seconda mostra torinese dei «Sei» alla Sala Guglielmi di Torino. Con Menzio e Paulucci espone alla Bloomsbury Gallery di Londra, con presentazione, Lionello Venturi.
25 novembre-5 dicembre. Collettiva del Novecento italiano a Buenos Aires. Dipinge L’eroe cinese.
1931 gennaio. Espone alla Galleria d’arte di Roma. Collabora al foglio torinese «Voci d’officina», redatto da R. Poli, M. Andreis, A. Garosci, L. Scala, B. Allason, A. Rho e altri. Partecipa alla stesura del «Programma rivoluzionario di Giustizia e Libertà» con Rosselli, Lussu, Tarchiani, Salvemini, Nitti. Molti degli aderenti a «Giustizia e Libertà» collaborano alla «Cultura» di Einaudi. A Roma, insieme a Paulucci, comincia a interessarsi di scenografia per la società cinematografica Cines. Collabora alla realizzazione del film Patatrac di G. Righelli e Ricordo d’infanzia di M. Soldati. Conosce Guttuso.
Dicembre. Espone con Chessa, Menzio, Paulucci e Spazzapan alla galleria parigina Jeune Europe, con presentazione in catalogo di L. Venturi.

1931 - 1932

VITA

A Parigi conosce Stravinskij e Prokof’ev. È in stretto contatto con Garosci, Ferrata e L. Ferrero, con i quali frequenta il ristorante Rouget sul boulevard St. Michel. Incontri con Noventa, Moravia, Chiaromonte, De Chirico, Severini, Tozzi.

PITTURA

1932 giugno. Prima personale parigina alla galleria Jeune Europe. Partecipa alla XVIII Biennale di Venezia. Pubblica sui «Quaderni di Giustizia e Libertà» Seconda lettera dall’Italia e Il concetto di autonomia nel programma di Giustizia e Libertà.

1932 - 1933

POLITICA

Fa da tramite tra Torino e i fuorusciti.

1932 - 1934

VITA

È quasi esclusivamente a Parigi.
1933 Partecipa a Parigi ai funerali dello zio Claudio Treves. Pubblica sui «Quaderni di Giustizia e Libertà» In morte di Claudio Treves e Piero Gobetti e la Rivoluzione Liberale.
Marzo. Trasloco al n. 6 di Villa Chauvelot, Parigi.
Giugno. Personale alla galleria Bonjean. Contatti con la Unafilm.

1933 - 1935

POLITICA

È nel centro organizzativo di «Giustizia e Libertà» con Vittorio Foa e Leone Ginzburg.

1934

POLITICA

13 marzo. Viene arrestato ad Alassio e internato nel carcere di Torino per sospetta partecipazione al movimento di «Giustizia e Libertà», a seguito dell’arresto di S. Segre e della fuga di Mario Levi a Ponte Tresa («affare Togo»).
26 aprile. «La Libertà» pubblica un appello di alcuni artisti residenti a Parigi (tra cui Léger, Chagall, Derain) per la liberazione di Levi.
9 maggio. Viene rilasciato. La Commissione provinciale per l’ammonizione e il confino di polizia dispone l’ammonizione per due anni. Viene respinta una sua richiesta di riottenere i disegni eseguiti in carcere. Lavora con Soldati nella Lux Film diretta dal musicologo Gatti.

PITTURA

Partecipa a una mostra itinerante negli Stati Uniti.

1934 - 1935

VITA

Lunghi soggiorni ad Alassio, alternati con Torino. Continuano i rapporti con Foa e «La Cultura» (Einaudi, Antonicelli, Pavese, Cajumi ecc.), sulla quale si firma con lo pseudonimo di Tre stelle.

1935
Carlo Levi ad Aliano nel 1935

aprile. Disegna la copertina per il libro di M. Soldati America primo amore.
15 maggio. È arrestato a Torino.
23 maggio. Viene interrogato dalla polizia politica a Torino e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli a Roma.
15 luglio. La Commissione provinciale di Roma per l’assegnazione al confino di polizia condanna Carlo Levi a tre anni di confino da scontarsi a Grassano (Matera).
23 luglio. Presenta ricorso alla Commissione di appello.
3 agosto. Arriva a Grassano. Prima sistemazione all’albergo di L. Prisco, poi in una casa della famiglia Schiavone. Durante il periodo del confino dipinge almeno 70 tele.
20 agosto. Arrivo di Paola Levi (a cui è ora legato sentimentalmente), che riparte il 2 settembre successivo.
30 agosto. Il prefetto di Matera propone al ministro degli Interni il trasferimento di Levi ad Aliano, per evitare l’arrivo di bagagli e amici che possono sfuggire alla censura.
17 settembre. Arriva a Grassano la sorella Luisa.
18 settembre. Trasferimento ad Aliano. Alloggia all’Albergo Moderno.
23 settembre. Compila un elenco delle persone con cui intende corrispondere.
5 ottobre. La sorella Luisa riparte per Torino.
20 ottobre. Alloggia in una casa di proprietà dei parenti dell’arciprete di Aliano.
30 novembre. A Grassano per una settimana, per completare alcuni quadri.

1935 - 1936

VITA

Elabora un piano di bonifica e profilassi antimalarica per il territorio di Aliano.

1936

VITA

9 febbraio. Lettera di protesta al questore di Matera contro il divieto conferitogli di esercitare la professione medica.
Febbraio-marzo. È a Torino per i funerali dello zio Marco («lo zio dottore» presente nell’Orologio, pp. 270-277) a cui Carlo era molto legato.

PITTURA

1° maggio. Inaugurazione della mostra della Società Promotrice di Belle Arti di Torino. È presente con tre quadri di soggetto lucano.

POLITICA

20 maggio. Il ministro degli Interni dispone la liberazione dei confinati politici in occasione della proclamazione dell’Impero.
26 maggio. Riparte per Torino, dove riprende il lavoro politico.

PITTURA

Novembre. Personale alla Galleria Il Milione di Milano, in cui espone opere dipinte al confino.
Dicembre. Personale alla Galleria Genova di Genova, con presentazione di G. Ferrata.

1937

PITTURA

maggio. Personale alla Galleria La Cometa di Roma, con presentazione di S. Solmi.
10 giugno. Assassinio dei fratelli Rosselli a Bagnoles-sur-l’Orne. Dipinge un Autoritratto con la camicia insanguinata.
Novembre. Progettista e scenografo del film Pietro Micca a Roma.
Dicembre. Espone a New York nell’Anthology of Contemporary Italian Painting.

1938

LETTERATURA

Compone, tra Nizza e Cannes, alcune brevi liriche intimistico elegiache. Lunghe serate d’inverno in compagnia di F. Venturi, A. Garosci e P. Vittorelli. Collabora al settimanale «Giustizia e Libertà».

1939

POLITICA

settembre-dicembre. Costretto a fuggire in Francia, è a La Baule, presso St. Nazaire in Bretagna. Qui scrive, in compagnia di Vico e della Bibbia, Paura della libertà.

1940

VITA

E’ tra Cannes e Marsiglia. In questo periodo rifiuta di andare negli Stati Uniti, benché possa giovarsi del visto internazionale che Roosevelt offre agli intellettuali europei perseguitati.

1941

POLITICA

Ritorna in Italia. A Milano incontra Ugo La Malfa per accordarsi sui termini e le modalità per il proseguimento della lotta clandestina. Aderisce al Partito d’Azione.

1942

VITA

Pubblica su «Prospettive» il saggio Paura della pittura (raccolto, nel 1946, nell’edizione einaudiana di Paura della libertà). Si stabilisce a Firenze, dove diventa uno dei maggiori animatori del Partito d’Azione. Ha lo studio in piazza Donatello. Incontra Delfini, Montale, Gadda, Bazlen, Q. Martini, Cancogni, Tobino, Antonicelli, Timpanaro sr., P. Santi.

1943

POLITICA

aprile. È arrestato e viene portato nel carcere delle Murate, dove resta fino al 26 luglio.
Settembre. È ospite di Montale, quando cominciano «i dì della sventura» (Montale accoglierà molti antifascisti partigiani e membri del Cln).

1943 - 1944

LETTERATURA

dicembre-luglio. A Fiesole e poi a Firenze in piazza Pitti, dove rimane clandestino, compone Cristo si è fermato a Eboli. In questo periodo rincontra Saba e conosce la figlia Linuccia, che sarà la sua compagna fino alla fine.
Esegue alcuni monotipi sul tema della guerra vissuta o presentita.

1943 - 1945

VITAspan>

È membro della Commissione stampa del Chi e della Commissione di architetti e di tecnici per la ricostruzione del centro storico di Firenze.

1944

POLITICA

Dopo la liberazione di Firenze (11 agosto) partecipa come rappresentante del Partito d’Azione al Comitato di Liberazione Nazionale toscano.
Settembre. Assume la condizione del quotidiano «La Nazione del Popolo», organo del Cln.

1945

VITA

24 aprile. È nominato presidente della Commissione urbanistica ed edilizia del Comitato per la ricostruzione della provincia di Firenze.
Giugno. Si trasferisce a Roma, dove dirige «L’Italia libera», organo nazionale del Partito d’Azione, fino al febbraio del 1946.

LETTERATURA

Einaudi pubblica Cristo si è fermato a Eboli, che viene tradotto in varie lingue e diventa best-seller negli Stati Uniti.

1946

POLITICA

Esce il manifesto di fondazione della Nuova Secessione Artistica Italiana: ci sono Birolli, Cassinari, Morlotti, Pizzinato, Santomaso, Vedova, Viani; tra i promotori figura anche Levi, Guttuso e Mafai e Marini.
Aprile. Personale alla Galleria del Bosco di Torino.
Maggio. È candidato per la Costituente nella lista di Alleanza repubblicana, insieme a Dorso, Fiore e Rossi-Doria, nel collegio Bari-Foggia e in quello Potenza- Matera, dove ritorna per la prima volta dopo il confino. In Basilicata conosce Scotellaro. Raccoglie 252 voti di preferenza.
Dicembre. Personale alla Galleria Lo Zodiaco di Roma, con catalogo presentato da Ragghianti. Inizia la collaborazione alla «Stampa». Esce Paura della libertà.

1947 - 1948

PITTURA

1947 maggio. Prima personale americana alla Wildenstein Gallery di New York.

POLITICA

Dicembre. È presente al congresso costitutivo del Fronte del Mezzogiorno.
Partecipa al Movimento per la pace: incontra, fra gli altri, Neruda e Curie. Realizza una serie di disegni satirici per il quotidiano «L’Italia socialista» diretto da Garosci. 1948 Espone alla XXIV Biennale, in una sala a lui dedicata. A Venezia trionfa il Fronte nuovo delle Arti.

PITTURA

Febbraio. Personale alla Galleria L’Obelisco di Roma.
Esce nelle edizioni U di Firenze la monografia di Ragghianti sulla sua produzione pittorica

1949

POLITICA

Partecipa alle «Assise del Mezzogiorno» con Amendola, Gatto e Quasimodo.

1950

POLITICA

Partecipa al Congresso della Resistenza a Venezia.

LETTERATURA

Pubblica L’Orologio (Einaudi).

1951 - 1952

PITTURA

1951 gennaio. Partecipa alla Seconda mostra dell’arte contro la barbarie alla Galleria di Roma, organizzata dai pittori realisti Penelope, Guttuso, Mafai, Trombadori, Socrate, in risposta alla visita di Eisenhower.

VITA

Scrive una serie di articoli sull’inondazione del Polesine. 1951-1952 Compie un viaggio in Calabria, da Melissa alla Sila, accompagnato da Scotellaro. Visita anche la Sicilia e la Sardegna.

PITTURA

1952 marzo. Personale alla Galleria La Colonna di Milano.

1953

PITTURA

febbraio-marzo. Espone alla Galleria Il Pincio di Roma due gruppi di quadri di argomento calabrese. Maggio-giugno. Esce sull’«Illustrazione Italiana» il reportage Contadini di Calabria.

1954

PITTURA

Partecipa alla XXVII Biennale di Venezia esponendo ben 50 tele in una sala personale, con presentazione in catalogo di Garosci. Aderisce al gruppo dei pittori neorealisti. Scrive le prefazioni a J. De Castro, Geografia della fame (De Donato) e R. Scotellaro, E fatto giorno (Mondadori).

1955

PITTURA

marzo. Personale con la serie Gli Amanti alla Galleria Il Pincio di Roma, con presentazione in catalogo di Calvino. Partecipa al convegno di Matera su Scotellaro. Compie un viaggio in Urss e il terzo viaggio in Sicilia. Espone alla VII Quadriennale di Roma Lamento per Rocco Scotellaro. Fa parte di una Commissione ministeriale per la difesa della via Appia Antica.

LETTERATURA

Pubblica Le parole sono pietre (Tre giornate in Sicilia) (Einaudi). Prefazione all’Uva puttanella (Laterza) di R. Scotellaro.

1956 - 1957

LETTERATURA

1956 gennaio. Viaggio in India. 3 dicembre. Pubblica su «Il Punto» una Lettera agli scrittori sovietici. Esce Il futuro ha un cuore antico (Einaudi) con cui vince il Premio Viareggio. 1956-1957 Pubblica una serie di saggi di critica figurativa sull’«Illustrazione Italiana». 1957 Commemorazione di Di Vittorio, Dorso e Salvemini. 17 novembre. Discorso sulla disoccupazione al Teatro Politeama di Palermo. Collabora con il Gruppo Bpr alla realizzazione della tomba in muratura di R. Scotellaro. Prefazione a C. De Brosses, Viaggio in Italia. Lettere familiari (Parenti).

1958

POLITICA

maggio. Alle elezioni politiche è candidato come senatore nelle liste del Psi per il collegio di Acireale. Prefazione a L. Sterne, La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo (Einaudi). Viaggio in Germania.

1959

LETTERATURA

Viaggio in Cina. Pubblica La doppia notte dei tigli (Einaudi).

1960

PITTURA

gennaio. Collettiva alla Galleria Chiurazzi di Roma. Le sette tele da lui esposte segnano, secondo la critica, una svolta nel suo itinerario artistico.
Maggio.

LETTERATURA

Discorso su Occupazione e sviluppo nel Mezzogiorno (introduzione al Convegno «Lavoro e sviluppo nel Mezzogiorno» di Palma di Montechiaro).
Luglio. Servizi nella rubrica «Parole chiare» di ABC sulle giornate insurrezionali di Genova, di Reggio Emilia e delle altre parti del Paese.
6 agosto. Discorso in piazza della Libertà a Reggio Emilia nel trigesimo della morte dei cinque caduti antifascisti (poi come prefazione a R. Nicolai, Reggio Emilia, 7 luglio 1960, Editori Riuniti). Prefazione a Stendhal, Roma Napoli e Firenze (Parenti). Pubblica Un volto che ci somiglia (Ritratto dell’Italia) (Einaudi).

1961

PITTURA

maggio. Realizza per il Padiglione della Lucania all’esposizione Italia 61-Mostra dell’Unità d’Italia un grande pannello ad olio di m 18,50 x 3,20.

LETTERATURA

Prefazione a P.P. Pasolini, Accattone (Roma, FM). Prefazione al catalogo della mostra di Guttuso a Mosca.

1962

POLITICA

Firma l’Appello dei 12 con cui si chiede l’estraneità dell’Italia alla guerra atomica.

PITTURA

Aprile-maggio. Personale alla Galleria La Nuova Pesa di Roma (opere comprese tra il 1929 e il 1934), con presentazione in catalogo di A. Del Guercio.
Secondo viaggio in Sardegna. Prefazione a Autobiografia del fascismo, a cura di E. Nizza (La Pietra). Prefazione a M. Pantaleone, Mafia e politica (Einaudi).

1963
Lettere ad Alicata e Kruscev.
28 aprile. È eletto senatore nel collegio di Civitavecchia come indipendente nelle liste del Pci e aderisce al gruppo misto. Entra a far parte della Commissione istruzione pubblica e belle arti.
21 dicembre. Primo discorso al Senato sul governo Moro. Personale di disegni e monotipi alla Galleria La Cavourrina di Torino. Prefazione a I. Buttitta, La peddi nova (Feltrinelli). Prefazione a Notte sull’Europa, a cura di F. Etnasi e R. Forti (Roma).
1964
Entra a far parte della Commissione d’indagine per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e del paesaggio (Commissione Franceschini). Coordina con l’onorevole Vedovato il II Gruppo di studi, incaricato dell’indagine sui beni storico-artistici medievali, moderni e contemporanei, ed elabora la relazione sull’arte contemporanea (pubblicata nel primo volume degli «Atti della Commissione», p. 381).
14 aprile. Discorso al Senato sui beni culturali.
1° agosto. Discorso al Senato sulla fiducia al secondo governo Moro. Pubblica da Einaudi Tutto il miele è finito.
1965
Partecipa a parecchie mostre commemorative della Resistenza.
Settembre -ottobre. È presente con 48 opere alla rassegna storica I Sei di Torino organizzata dalla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.
1966
26 ottobre. Discorso al Senato sulla speculazione edilizia ad Agrigento. 11 novembre. Discorso al Senato sull’alluvione di Firenze. Personale alla Galleria Piemonte Artistico e Culturale di Torino. Espone 90 paesaggi di Alassio. Scrive la prefazione al catalogo della mostra di Guttuso a Berlino Est.
1967
maggio. Personale al Circolo culturale Rinascita di Matera. Espone 71 opere dal 1935 al 1967 di argomento meridionale.
Giugno. Personale alla Pro-Loco di Nereto (Teramo).
27 giugno. Discorso al Senato sulla legge per la polizia.
Fonda, insieme a P. Cinanni e altri, la Filef (Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie). Esce un fascicolo speciale della rivista «Galleria» (XVII, 3-6, maggio-dicembre) a lui dedicato, con numerosi interventi e testimonianze. Il fascicolo raccoglie anche inediti. Prefazione a U. Saba, L’amicizia (Mondadori).
1968
Personale alla Galleria La Nuova Pesa di Roma, Carlo Levi, Paesaggi di Alassio.
19 maggio. È rieletto senatore nel collegio di Velletri nella lista Pci – Psiup. Aderisce al gruppo parlamentare della sinistra indipendente. Entra a far parte della Commissione esteri.
1969
maggio. Personali alla Galleria La Barcaccia di Roma (dove esporrà numerose volte negli anni successivi) e di Montecatini.
11 agosto. Discorso al Senato sulla crisi del centro-sinistra.
1970
7 aprile. Discorso al Senato sul governo Rumor.
Settembre. Nel quadro della seconda edizione degli «Incontri Silani» è organizzata da M. De Micheli a Lorica (Sila) un’ampia mostra antologica con opere relative al meridione.
1971
gennaio. Antologica alla Galleria La Gradiva di Firenze.
Ottobre. Personale alla Galleria La Noce di Roma con opere grafiche.
1973
28 gennaio. È colpito da distacco della retina, in seguito al quale subisce due interventi chirurgici all’Ospedale San Domenico di Ro¬ma. Realizza, in stato di temporanea cecità, 140 disegni e scrive, con l’ausilio di uno speciale telaio, quello che postumo s’intitolerà Qua¬derno a cancelli (Einaudi).
1974
marzo. Con Cagli e Guttuso, è incaricato dal generale Beolchini di eseguire tre opere per ricordare l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Cagli illustra l’oppressione, Guttuso il massacro e Levi la liberazio¬ne. Le opere vengono poi donate al complesso monumentale in occasione del 25 marzo.
Settembre. Personale al Palazzo del Tè di Mantova. È la prima grande antologica, con circa 200 opere dal 1922 al 1974, e ha ampia risonanza di critica e di pubblico. A conclusione della mostra, nel novembre, si tiene una tavola rotonda a cui partecipano U. Attardi, Pasolini, Soldati e Del Guercio sul tema Influenze letterarie e impe¬gno civile nell’itinerario pittorico di C. Levi.
Partecipa a un dibattito sui «murali» dedicati a Di Vittorio. Scrive la presentazione alla cartella di litografie di Augusto Murer, pubblicata postuma con il titolo Le mani dei braccianti. Esegue disegni ispirati a Les fleurs du mal di Baudelaire, usciti postumi in una cartella a curi di G.P. Berto, Mille acqueforti, omaggio a Carlo Levi. Dipinge il manifesto per il prossimo Convegno della Filef.
7-10 dicembre. Compie l’ultima visita in Basilicata, presentando una cartella di sette litografie ispirate al Cristo, impresse dall’editore Esposito di Torino e realizza a San Costantino Albanese (PZ) un murales, con carbone di un braciere e gessetti, che riproduce tre giovani con costumi albanesi.
Prefazione a R. Scotellaro, Uno si distrae al bivio (Laterza). Prefazione a P. Cinanni, Emigrazione e unità operaia (Feltrinelli).
23 dicembre. È ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma.
1975
4 gennaio. Muore dopo alcuni giorni di coma. Viene sepolto ad Aliano. La Galleria Persiana di Palermo espone l’ultima sua opera Apollo e Dafne, eseguita su un tamburello ricoperto di pelle di capra il giorno prima del ricovero in ospedale.
Esce postumo Coraggio dei miti (Scritti contemporanei 1922-1974) un’antologia di scritti anche inediti a cura di G. De Donato (De Donato Editore).