Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo

Il capitolo inedito dell’amicizia tra Carlo Levi (Torino 1902-Roma 1975) e Piero Martina (Torino 1912-1982) è per la prima volta affrontato nella grande mostra Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo, ospitata dall’11 aprile al 14 settembre 2025 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma a cinquant’anni dalla scomparsa del pittore e scrittore antifascista.

Più di sessanta opere di Carlo Levi e di Piero Martina, messe in costante dialogo e provenienti per la maggior parte dalla Fondazione Carlo Levi di Roma e dall’Archivio Piero Martina di Torino, insieme ai prestiti di importanti istituzioni culturali italiane e di collezioni pubbliche e private, offrono un’ampia panoramica della produzione pittorica dei due artisti, legati per oltre tre decenni da lunga e solida amicizia. Il percorso espositivo pone a raffronto i dipinti di Levi e Martina realizzati dagli anni Venti-Trenta fino ai Sessanta concentrandosi sul decennio del dopoguerra, una stagione vivace e intensa d’impegno sociale e ricerca espressiva che i due amici hanno condiviso sullo sfondo di un lungo soggiorno romano.

All’interno della mostra, una sezione sarà interamente dedicata a diciannove dipinti di Carlo Levi per la prima volta esposti al pubblico che rappresentano il corpus della Collezione Angelina De Lipsis Spallone. La raccolta nasce dall’amicizia tra Angelina De Lipsis, medico e collezionista d’arte scomparsa nel 2020, appassionata sostenitrice della pittura di Levi, e Linuccia Saba, figlia di Umberto e compagna di Carlo Levi negli anni romani.

L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, curata da Daniela Fonti e Antonella Lavorgna (Fondazione Carlo Levi) e Antonella Martina (Archivio Piero Martina). La sezione dedicata alla Collezione Angelina De Lipsis Spallone è curata da Giovanna Caterina De Feo. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo

Dall’11 aprile al 14 settembre 2025

Galleria d’Arte Moderna, Via Francesco Crispi 24 – 00187 Roma

Orari: dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00. Chiuso il lunedì e il 1° maggio

Info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-19.00) – www.galleriaartemodernaroma.it

Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura

Lorenzo Vincenti (+39) 348 5486548 l.vincenti@zetema.it

Anna Maria Baiamonte (+ 39) 348 2696259 a.baiamonte@zetema.it

Buone vacanze!

Il consiglio di amministrazione vi augura Buone Feste e

vi aspetta a partire dal 7 gennaio 2025

per un anno che ci vedrà celebrare importanti anniversari !

“La  sua vicinanza mi rendeva sempre migliore di me stesso”. Per un ritratto del Carlo Levi gobettiano

Lunedì 16 dicembre ore 17.00
Casa delle Letterature
Piazza dell’Orologio, 3 Roma

Intervengono:

Cesare Pianciola
Storico della filosofia

Paolo Di Paolo
scrittore

coordina

Filippo La Porta
Critico e saggista

Filippo La Porta dialoga con Cesare Pianciola e Paolo Di Paolo cercando di esplorare il magistero gobettiano su Levi ricostruendo le tappe della loro amicizia e affinità intellettuale, ricostruendo il clima culturale torinese di quegli anni e la gestazione  di Giustizia e libertà (poi Partito d’Azione). 

Carlo Levi aveva conosciuto Piero Gobetti nel 1919, cui si legò attraverso una intensa amicizia, collaborando poi  a “Rivoluzione liberale”. In lui vedeva una sintesi di rigore morale e di energia, di slancio vitale  e di passione per la libertà, quella stessa sintesi  che lo affascinava in Stendhal.

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INFO
Incontro
: “La  sua vicinanza mi rendeva sempre migliore di me stesso”. Per un ritratto del Carlo Levi gobettiano

Quando: lunedì 16 dicembre ore 17,00

Dove: Casa delle Letterature, Piazza dell’Orologio, 3 Roma

Intervengono: Filippo La Porta, Paolo Di Paolo, Cesare Pianciola

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Contatti: Casa delle Letterature: 06454 60584; Fondazione Carlo Levi: carlolevifondazione@gmail.com

Presentazione Lo Sguardo di Narciso. Carlo Levi tra cinema e fotografia

Domenica 8 dicembre ore 12.30
Più Libri Più Liberi Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria
Sala Venere | Centro Congressi Roma La Nuvola
Viale Asia 40/44 – Roma

Domenica 8 dicembre 2024 alle ore 12.30, all’interno di Più Libri Più Liberi Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, presso la Sala Venere del Centro Congressi Roma La Nuvola, la Fondazione Carlo Levi e la Casa Editrice Effigi presentano il volume Lo Sguardo di Narciso. Carlo Levi tra cinema e fotografia. Interverranno Filippo La Porta e Giovanni Fiorentino, insieme alle curatrici Daniela Fonti e Maria Francesca Bonetti, ad Antonella Lavorgna e Mario Papalini.

Il libro, che è articolato concettualmente in due sezioni – dedicata l’una ai rapporti di Carlo Levi con la fotografia, l’altra al suo poliedrico impegno nel cinema – è il risultato di una serie di ricerche avviate da studiosi provenienti da varie discipline (storici, storici dell’arte, della fotografia e del cinema, letterati, antropologi) nell’ambito delle attività promosse dalla Fondazione Carlo Levi. Nella prima sezione, la ricognizione di una parte del consistente patrimonio di immagini (più di 10.000) raccolte da Levi nel corso di tutta la sua vita ha permesso di ampliare in una direzione nuova il già vasto orizzonte di indagine su un intellettuale (pittore, scrittore, politico) presente da decenni negli studi sul Novecento e che si offre ogni giorno di più all’interrogazione dei nostri tempi. Nella sezione dedicata al cinema, i contributi ripercorrono i diversi filoni sin qui affrontati dalla critica letteraria e cinematografica: dalla ricostruzione meticolosa del lavoro di Levi per la “settima arte”, all’analisi dei significativi punti di confluenza fra la scrittura per il cinema e l’evoluzione del suo pensiero storico-antropologico, sino all’influenza che la sua figura autoriale ha esercitato nel cinema documentario di carattere sociale ed etnoantropologico.

Il volume è arricchito da 177 fotografie e da una una bio-iconografia che racconta la vita di Levi, materiale nella maggior parte inedito e tratto dal Fondo Fotografico Carlo Levi. La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali

Per consultare la scheda del libro clicca QUI

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INFO
Presentazione del libro

Lo Sguardo di Narciso. Carlo Levi tra cinema e fotografia

Domenica 8 dicembre ore 12.30 – Sala Venere

Effigi Editore | Stand F48

Più Libri Più Liberi Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria

Centro Congressi Roma La Nuvola

Viale Asia 40/44 – Roma


Fondazione Carlo Levi

carlolevifondazione@gmail.comwww.carlolevifondazione.it

Ufficio Stampa

Roberta Melasecca Melasecca PressOffice – Interno 14 next

tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com

Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it alla morte diventò pittore, Edizione ETS clicca qui

CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI. Il tempo de «L’Orologio» – Roma e il mondo (1944-50)

28-29 novembre 2024

Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica | Sala Conferenze
Viale Manzoni 47 – Roma

Nei giorni 28 e 29 novembre 2024, presso la Sala Conferenze di Villa Altieri – Palazzo della Cultura e della Memoria Storica, la Fondazione Carlo Levi presenta, in collaborazione con lUniversità degli Studi Roma Tre e Rome International School, il Convegno Internazionale di Studi “Il tempo de «L’Orologio» – Roma e il mondo (1944-50)”.

L’evento che si avvale del patrocinio della Città metropolitana di Roma Capitale ed è realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, è stato curato dal comitato scientifico composto da Lorenzo Benadusi, Daniela Fonti, Antonella Lavorgna e Alessandro Marucci.

Il tempo de «L’Orologio» – Roma e il mondo (1944-50) pone l’attenzione su di un preciso periodo storico: uno sguardo originale che, a partire dalle riflessioni contenute all’interno della pubblicazione L’Orologio di Carlo Levi, farà luce su quella nuova stagione culturale di Roma, rivolta a un mondo ancora non diviso dai rigidi steccati imposti dalla guerra fredda.

Infatti, negli anni compresi tra la Liberazione e le elezioni del ’48 Roma ha vissuto una stagione di fermenti culturali e artistici senza precedenti. Le vicende della vita culturale cittadina sembrano accompagnare l’euforia per la Liberazione e la ripresa dei rapporti internazionali, all’insegna di quel “caos creativo” dove si affastellano scoperte politiche e letterarie, pittoriche e musicali. Nell’atmosfera effervescente dell’immediato dopoguerra la vita culturale della città rivela un tessuto notevolmente articolato: esemplare, al riguardo, è il punto di vista di Carlo Levi che descrive ne L’Orologio una città dove i partiti dell’antifascismo hanno perso terreno, paralizzata da una congenita «sterilità», feudo inossidabile delle forze della conservazione del vecchio stato. La capitale, infatti, è presentata soprattutto come il luogo dove prende corpo una specie di demoralizzazione, di distacco delle masse dalla politica che strideva con l’esigenza di porre su basi nuove la vita pubblica sostenuta dalla Resistenza. Gli studi storici più recenti, del resto, hanno messo in luce la deliberata volontà di ridimensionare il ruolo della città: dopo l’armistizio, la decisione dei comandi militari di non scontrarsi coi tedeschi si colorerebbe di un significato di trapasso ben più profondo.

La contestuale riduzione del ruolo operativo della città durante la guerra civile, con la comparsa di quattro poteri di fatto che impongono o rivendicano sovranità, contribuì a indebolire ulteriormente la sua funzione di centro e di città capitale. Accanto a questo indebolimento della rappresentazione politica, prende quota invece la crescita internazionale della città che accoglie una moltitudine di artisti e scrittori da tutto il mondo che contribuiranno a ridefinirne la sua fisionomia culturale.

Questo dualismo tra apertura culturale internazionale, che abbraccia la totalità delle arti, e il mancato rinnovamento istituzionale sarà al centro del convegno. Una prospettiva metodologica rivendicata già da Carlo Levi nei suoi scritti del dopoguerra, che risulta tuttora vitale per gli studiosi dell’età contemporanea.
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Saluti istituzionali

Pierluigi Sanna, Vicesindaco della Città metropolitana di Roma Capitale

Daniela Fonti, Presidente della Fondazione Carlo Levi

Lorenzo Benadusi, Università degli Studi Roma Tre

All’indomani della Liberazione

Presidente: Raffaele Romanelli, Sapienza Università di Roma

Liberati e liberatoriGabriele Ranzato, Università di Pisa

Gli aiuti internazionali e l’assistenza a RomaEmanuele Bernardi, Sapienza Università di Roma

11.00 – 11.30 Pausa

Il Campidoglio e la transizione alla democraziaGrazia Pagnotta, Università degli Studi Roma Tre

Cultura, politica e società romanaAlessandro Marucci, Fondazione Carlo Levi

Dalla Liberazione a Vacanze Romane: Roma e l’Italia nel contesto internazionale dalla sconfitta alla fine di un lungo dopoguerraAntonio Varsori, Università degli Studi di Padova e Università LUISS Guido Carli di Roma

13.00 – 14.30 Pausa pranzo

Verso la democrazia

Presidente: Alessandro Marucci, Fondazione Carlo Levi

Il mondo in casa: accademie e istituti culturali internazionaliLorenzo Benadusi, Università degli Studi Roma Tre

Dalla parte di chi? L’Orologio (1950) di Carlo Levi e Dalla parte di lei (1949) di Alba De Céspedes: il tradimento della Resistenza da punti di vita diversi e tra loro intrecciati Filippo La Porta, saggista e critico letterario

L’Orologio e gli Stati Uniti Luca Beltrami,Università degli Studi di Genova

Carlo Levi opinionista 1944-1946: i suoi articoli su “L’Italia libera” e “La Nazione del popolo”Luigi Scoppola Iacopini,Rome International School,ricercatore indipendente

Il tempo «diverso» di Roma: L’Orologio tra sogno, magia e impegno – Mattia Acetoso, Boston College

Architettura, letteratura e arti visive nella Roma di Carlo Levi

Presidente: Daniela Fonti, Presidente della Fondazione Carlo Levi
«Nei tempi incisivi della Resistenza». Alle origini del Premio Strega Gianluigi Simonetti, Università di Losanna

Obiettivo su Roma: lo sguardo internazionale tra mito e realtà Maria Francesca Bonetti, Università degli Studi della Tuscia

Antagonismi, strategie, aperture. La scena artistica del dopoguerraChiara Perin, Scuola Normale Superiore di Pisa

Pausa 11.30 – 12.00

Avanguardia e Neorealismo: ipotesi per un’architettura nell’Italia repubblicanaAlessandra Muntoni, Sapienza Università di Roma

Carlo Levi e la contemporaneità dei tempi Michele Dantini, Università per Stranieri di Perugia e Scuola IMT Alti Studi Lucca

INFO

Fondazione Carlo Levi
Via Ancona 21, 00198 Roma

Tel. 06 44230740 – carlolevifondazione@gmail.com; segr.carlolevifondazione@gmail.comwww.carlolevifondazione.it

Ufficio Stampa

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Presentazione di Vita del confinato Luigi Spacal che davanti alla morte diventò pittore

Giovedi 21 novembre ore 18
presentazione di Vita del confinato Luigi Spacal che davanti alla morte diventò pittore di Nicola Coccia
Libreria Panisperna220
via Panisperna 220, Roma

Il dramma di un uomo è il dramma di un popolo che Mussolini vuole annientare cancellandone la cultura, le tradizioni, la lingua. Luigi Spacal, triestino, con genitori sloveni, viene arrestato per cospirazione nei confronti dello Stato e condannato al confino ad Accettura, sulla montagna materana, dove trova lavoro da un falegname. Il paese, circondato da boschi e foreste, si ripopola solo per il matrimonio fra due alberi, un rito millenario, sacro e profano, durante il quale l’uomo celebra la natura. Il primo che documenta la festa, quasi cento anni fa, è proprio Spacal. Ed è ad Accettura che l’antifascista davanti alla morte di una bambina scopre la sua vocazione pittorica. La vicenda di questo triestino, aspro e amaro come il suo Carso, è un viaggio negli strumenti di oppressione del fascismo che vuole annientare un’intera comunità e che Spacal continua a tenere in vita dipingendola ogni giorno e diventando uno dei più grandi, se non il più grande pittore della sua terra. La storia di Spacal racconta le vite di molti uomini. Per questo la sua storia diventa la testimonianza di un’epoca.

L’autore dialogherà con
Simona Spinella – Presidente della Cooperativa  Synchronos, Matera
e
Daniela Fonti – Presidente della Fondazione Carlo Levi,Roma

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Per ulteriori informazioni sull’appuntamento scrivere a carlolevifondazione@gmail.com

Per saperne di più su Vita del confinato Luigi Spacal che davanti alla morte diventò pittore, Edizione ETS clicca qui

Riapertura di Palazzo Lanfranchi e inaugurazione nuove sale espositive Carlo Levi

Dopo un importante intervento di restauro, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, ospitato nel seicentesco Palazzo Lanfranchi, riapre al pubblico il 14 ottobre 2024 con nuovo sistema espositivo della collezione permanente, che punta a offrire un’esperienza più coinvolgente grazie a innovative tecnologie multimediali.
Al piano terra sono state inaugurate nuove sale dedicate alle opere di due maestri dell’arte del Novecento: Carlo Levi (Torino, 1902 – Roma, 1975) e Luigi Guerricchio (Matera, 1932-1996).
Per l’allestimento degli spazi dedicati al pittore torinese, la Fondazione Carlo Levi ha avuto un ruolo centrale in quanto le opere esposte fanno parte della collezione dell’Istituzione e l’allestimento della sala è stata curata da Daniela Fonti, presidente della Fondazione. La selezione delle opere offre una panoramica delle opere più rappresentative dell’artista, tra cui spicca il grande telero Lucania ’61.
Quest’opera monumentale, realizzata per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia, è un omaggio visivo alla Basilicata, regione a cui Levi fu profondamente legato, dal momento che vi trascorse il suo confino in epoca fascista. Per l’occasione, Lucania ’61 è stato riallestito in una cornice che ne facilita la fruizione e la comprensione, arricchendo l’esperienza visiva con elementi multimediali.
Da evidenziare in particolare un’imponente riproduzione del telero, ricostruito con l’impiego di oltre 220.000 mattoncini LEGO® che aspetta i piccoli visitatori nella nuova sala didattica, progettata integrando strumenti tecnologici al rinnovato allestimento degli arredi.

Il museo si può visitare tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19:00); Martedì 09:00 – 14:00.

Per informazioni si rinvia al sito Musei Nazionali di Matera

XII Edizione Premio Internazionale Carlo Levi

La Fondazione Carlo Levi in collaborazione con la Fondazione Luigi Gaeta e Centro studi Carlo Levi è lieta di presentare il programma del XII Edizione del Premio Internazionale Carlo Levi Cristo si è fermato a Eboli, un programma ricco di eventi che uniscono cultura, arte, ambiente ed enogastronomia, rappresentando l’eredità poliedrica di Carlo Levi.

Il fitto programma prende il via con la prima edizione di EbolInacquarello 2024, organizzato in collaborazione con la Rete Italia CittàlnAcquarello. Due giorni di workshop, 28-29 settembre, pittura collettiva en plein air e momenti di confronto dedicati all’arte e alla cultura enogastronomica, con la partecipazione di Maestri acquarellisti, artisti ed esperti del settore; talk show alla scoperta del territorio, attraverso una prospettiva culturale che intreccia creatività artistica e tradizione enogastronomica e cooking show con gli Agrichef del territorio, per riscoprire i sapori di una volta attualizzati con fantasia e gusto.

A seguire l’ 11 ottobre 2024 una lectio magistralis con il prof. Riccardo Gasperina Girona che sarà premiato in serata durante la cerimonia di premiazione della XII Edizione del premio internazionale Carlo Levi Cristo si è fermato a Eboli insieme alle altre eccellenze. A conclusione la rievocazione storica per voci, danza e musica Cristo si è fermato a Eboli: il più appassionante e crudele memoriale dei paesi del Sud.

Nel mese di novembre si inaugurerà la mostra di pittura Il segno avvolgente di Carlo Levi: volti miti e natura che sarà visitabile fino al 23 novembre nel Complesso monumentale di S. Francesco ad Eboli.

Per informazioni: carlolevifondazione@gmail.com